#SMStrategies: Social Media Strategies 2015

Mercoledì 14 e Giovedì 15 ottobre a Bologna si è svolta la terza edizione di Social Media Strategies, un evento lungo 2 giorni dedicato al mondo dei social network. L’evento, organizzato da Gt Idea, è stato occasione di confronto e scambio tra i professionisti del settore.
Gli interventi previsti erano di tre tipi: interventi tecnici, strategici e case studies. Ognuno di questi, per argomenti e profondità, si rivolgeva a pubblici con diversi livelli di preparazione.
Come ET abbiamo seguito tutti gli incontri relativi a Facebook e al Social Advertising, in parte per i diversi progetti che stiamo seguendo, in parte per la voglia di approfondire ulteriormente la nostra conoscenza del “re” dei social network.
Di seguito una breve panoramica degli interventi cui ho assistito.

Giorno 1:  Facebook

La giornata è iniziata con un interessante intervento di Mauro Lupi: Policy, governance e crisis management.
Prendendo ad esempio il caso Volkswagen, Lupi è partito dalle “basi”, spiegando che un’azienda di qualsiasi livello dovrebbe avere sempre un piano di crisi nel cassetto, anche se magari non verrà mai utilizzato. Ha anche raccomandato la necessità di preparare una Policy Education per manager, dipendenti e collaboratori: per chiarire il ruolo dei social nell’azienda (Customer care, vetrina o canale di vendita?) e il ruolo delle persone nell’azienda e sui social. Siamo tutti online, ma in che modo? L’immagine del dipendente/collaboratore è in linea con l’immagine dell’azienda o potrebbe addirittura essere dannosa?

Sono quindi iniziati gli interventi focalizzati solo su Facebook. Tra i diversi incontri della prima giornata, sono stati 2  i case studies particolarmente interessanti.
Il primo è quello presentato da Beatrice Niciarelli e Michela Lombardo, 2 settimane, niente adv, pochi strumenti: un case study tutto strategie e contenuti. La richiesta particolare del cliente (che non è stato detto) e la strategia pensata dalle due relatrici sono state di stimolo per tutti. Gli obiettivi erano 3: avere più contenuti nel sito, aumentare visite e visualizzazioni uniche, aumentare il valore degli spazi pubblicitari. Dopo una prima fase di analisi dove sono state studiate attentamente ogni immagine, copy, link, orario, si è passati alla seconda fase: comprensione, arrivando a capire i contenuti preferiti dagli utenti; infine si è arrivati all’ultima fase: planning, la stesura della strategia ottimizzata per quel tipo di pubblico e per quei determinati obiettivi.

Il secondo intervento di rilievo è stato Facebook Local e Business Manager tenuto da Valentina Vellucci e Silvia Signoretti. Il case study presentato si è focalizzato sull’utilizzo che si può fare di Facebook Local quando si gestisce un brand con più sedi, in franchising, come Mercatopoli. A monte, prima dei social, c’è sempre un’analisi attenta dell’azienda: ha senso la sua presenza su Facebook? Si, dato che secondo alcune ricerche fatte sul mercato USA il 62% delle persone che compra offline controlla prima le recensioni online. È quindi importante tutelare la propria immagine online. Diventa però difficile quando non si ha il pieno controllo su tutte le pagine Facebook, come nel franchising, gestite singolarmente dai titolari. Le due relatrici hanno quindi spiegato come utilizzare e cosa aspettarsi da Facebook Local e Business Manager. Proprio la particolarità e la complessità della situazione affrontata hanno reso l’intervento interessante, ben spiegato da Valentina e Silvia.

Mauro Lupi Social Media Strategies 2015
Mauro Lupi – Lo schema da seguire prima di aprire una canale social per un’azienda. Bisogna partire da una domanda fondamentale: l’azienda è interessata al dialogo?

Giorno 2: Social Advertising

Social advertising, ovvero la pubblicità ai tempi di Facebook.
Durante la giornata ogni intervento ha lasciato spunti interessanti su cui riflettere, soffermandosi su particolari che magari a volte tendiamo a dimenticare, come l’intervento di Alessandro Mazzù su tutte le opportunità offerte dal remarketing.
Sono stati 3 gli incontri di rilievo di questa giornata.

Il primo è quello di Francesca Mattia: Tutte le strade della creatività per i Multi Ads. Consigli, dritte, esempi per realizzare un’inserzione in modalità carosello. Un intervento che è stato molto utile perché ha offerto esempi concreti a cui ispirarsi per sfruttare al massimo il carosello, facendo leva sulla propria creatività.

Il secondo intervento di rilievo è quello tenuto da Valeria Pettinari, sugli Instagram Ads. Valeria ha mostrato tutti i passi da effettuare prima di iniziare a pubblicizzare, rispondendo alle molte domande dei presenti. Anche lei ha dato consigli pratici e creativi, oltre ad una serie di best practices da effettuare prima; ha anche invitato tutti a pensare bene al tipo di social network che è Instagram (età: 18-34; mezzo: solo mobile), per valutare se effettivamente ha senso che un’azienda pubblicizzi anche in questo canale. In ultimo ha ribadito che per questo social la prima cosa da non trascurare assolutamente è la fotografia: deve raccontare momenti, non prodotti.

Il terzo intervento interessante è quello dedicato a Facebook Custom Audience, argomento affrontato da diversi relatori, anche se il più completo è forse stato quello di Alessandro Facco. In poco più di mezz’ora ha spiegato, con esempi pratici, perché tra le varie opzioni di targetizzazione la migliore è Facebook Custom Audience. Alessandro ha caldamente invitato a creare sempre un Custom Audience, anche se non si intende utilizzarlo subito.  Il Motivo? Le ottime performance rispetto alla targetizzazione fatta da noi: chi può targetizzare meglio di Facebook stesso?

Alessandro Facco Social Media Strategies 2015
Alessandro Facco: Facebook Custom Audience

Considerazioni

Social Media Strategies è un evento che non si può mancare se si lavora con i social network.
A chi lavora quotidianamente con i social alcuni interventi possono essere sembrati ripetitivi, poiché si dicevano cose già sentite e forse in alcuni casi è stato così. Infatti il Web Marketing Festival si è tenuto solo qualche mese fa e in alcuni  incontri si è sentito che non c’era molto di nuovo da dire visto che le slides erano uguali. Tuttavia, la maggior parte dei relatori ha presentato case studies particolari e ha dato numerose dritte, frutto dell’esperienza.
È proprio il confronto con l’ esperienza altrui il punto forte di questo tipo di eventi: dialogare con altri professionisti, in momenti formali e non, confrontandosi sulle diverse tematiche social e sui modi di lavorare. Un dialogo che arricchisce entrambe le parti.

La valutazione complessiva è comunque positiva, anche per la possibilità di approfondire ulteriormente gli argomenti grazie alle slide e alle videoregistrazioni.
Quindi, Social Media Strategies: all’anno prossimo!

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