Uno dei miei compiti è aiutare i clienti ad allocare correttamente il budget per Internet.
All’interno di un budget di comunicazione, la scelta dei mezzi su cui “fare comunicazione” è di primaria importanza e uno di questi è proprio Internet.
Articoli come “La mia pubblicità? Su Internet” di Nicola Ferrari sono sempre più frequenti (UPDATE… o come questo: In calo l’investimento mondiale in advertising, in crescita solo Internet!).
Come sempre più ricerche mettono in evidenza il fenomeno e non è una moda, né un’azione coordinata di chi si occupa di Internet (se c’è proprio qualcosa che manca è quest’ultima), ma è una tendenza concreta in atto che non può più essere “non vista”.
La “miopia al canale” Internet in taluni casi è stata pretestuosa e celava più un’impreparazione che una scelta ragionata, oggi le “aziende importanti” si stanno muovendo e questo cambia le cose.
Se prima una piccola azienda in Internet si trovava il campo sgombro da concorrenti di un certo calibro ora se li trova lì, ben svegli e con tutto il peso del loro budget a disposizione.
Cosa significa?
Tradotto significa che se prima anche con piccoli budget si potevano ottenere buoni risultati, oggi in sempre più settori è necessario investire di più per ottenere una visibilità utile al proprio business.
Significa che sempre di meno si può improvvisare ed agire d’impulso: serve definire coscientemente quanto possiamo dedicare alla comunicazione e quanto di questi soldi dobbiamo investire nel canale Internet.
Investire quanto?
A seconda dei budget disponibili e degli obiettivi di ogni singola impresa, ritengo che la soglia minima da dedicare ad Internet sia del 7%-10%.
Minima, perchè per piccole aziende con budget pubblicitari complessivi sotto i 10.000 Euro la parte da dedicare ad Internet dovrebbe essere molto (molto) più alta.
Poi ognuno ha i suoi obiettivi e chi a cui risponderne.
Non voglio fare la parte del pasticciere che parla bene dei suoi pasticcini…
Aggiungo solo uno degli ultimi episodi accaduti settimana scorsa, in Evoluzione Telematica: incontro preliminare con possibile cliente.
Una bella e piccola realtà imprenditoriale che si occupa localmente di brokeraggio prodotti finanziari.
Dopo alcune intese di massima, una delle richieste è (chiaramente) essere ben visibili sui motori di ricerca e già che ci siamo “in internet ” per termini tipo: “prestiti, mutui e finanziamenti“, mi dicono.
“Sulla piazza di Brescia e provincia? “, chiedo.
“Per tutta Italia “, rispondono.
…
Ora (revisione della strategia a parte), quanto deve investire in Internet il nostro possibile cliente per avere il risultato atteso, quando i competitor di livello nazionale dedicano centinaia di migliaia di Euro del loro budget ad Internet ?
Si, perchè è questa è la realtà in settori come quello finanziario o quello assicurativo. Un esempio? Ve ne do due, uno e due.
Dite che è solo un caso preso da un settore iper-competitivo e “sveglio da tempo”?
Allora continuate a sperare che il prossimo settore a svegliarsi non sia il vostro.
Sogni d’oro.