“Finalmente!”. Credo sia stata la parola che ho sentito di più durante lo scorso weekend durante il Polenta & Deploy a Madonna di Campiglio. Ma che cos’è il Polenta & Deploy? Non è altro che una delle prime conferenze in presenza per gli sviluppatori in Italia, organizzata dopo il lungo periodo di conferenze “virtuali”. L’evento si è tenuto a Madonna di Campiglio da giovedì 23 a sabato 25 settembre e Alessandro, uno dei soci di Evoluzione, era fra gli organizzatori (e io fra i partecipanti. Come potevo perdermi una delle prime conferenze in presenza?).
L’idea è subito stata accolta con molto entusiasmo da tutti e, in tempi brevissimi, gli organizzatori non hanno faticato ad occupare i posti messi a disposizione dalla struttura che ci ha ospitati.
Tantissime persone hanno risposto “presente” e non solo da zone limitrofe a noi; sono arrivati partecipanti anche dalla Toscana che, pur di esserci, hanno affrontato ore di automobile e traffico intenso. Ad aumentare la dose di entusiasmo per l’evento è stato, a dire il vero, anche il formato scelto: non una conferenza con sessioni frontali ma una unconference, a mio parere il formato migliore. Per chi non sapesse di cosa si tratta, qui trovate degli approfondimenti sulle unconference.
Rivedere i “soliti volti” che frequentano le conferenze è stato bello e ha riportato quella ventata di normalità di cui tutti avevamo bisogno. La voglia di esserci era tantissima e si è vista fin dal venerdì mattina, quando il marketplace della giornata (nelle unconference il marketplace è il momento in cui i partecipanti propongono i loro talk e, insieme a tutti, si definisce il calendario dell’evento) si è dimostrato talmente carico di eventi da poter costruire ben due track simultanee! Personalmente ho trovato ad ogni talk dei contenuti davvero interessanti: mi sono confrontato con altri sviluppatori su quali fossero gli strumenti da loro utilizzati per il lavoro da remoto, scoprendone alcuni che non conoscevo e che proverò sicuramente; abbiamo parlato di tool per la gestione della conoscenza, di architetture esagonali serverless, di come sfruttare al meglio le potenzialità del cloud, di come ottimizzare le retrospettive e la formazione interna e di tantissime altre cose.
L’evento, come può suggerire il nome, ha voluto avere però un carattere molto informale e, giusto per darvi un’idea, gli organizzatori hanno sostituito il classico pranzo in hotel con… un pranzo in malga, nel quale la polenta ha fatto da protagonista!
Nel corso di questi giorni, abbiamo avuto la possibilità di condividere conoscenza, best-pratice e idee. La voglia di fermarsi era poca e i talk sono andati avanti anche nei dopo cena, con argomenti un po’ più leggeri ma comunque interessanti.
Ovviamente non di sola informatica vivono gli sviluppatori, ma anche di un sacco di attività ricreative. Nel giorno successivo, infatti, i talk hanno lasciato posto ad altre attività: in base alle attitudini di ognuno, si sono creati diversi gruppi che si sono dedicati a passeggiate nei boschi, arrampicate in parete o percorsi lungo le vie ferrate. Per tutti, al termine della mattinata, l’appuntamento fisso è stato il pranzo in rifugio con il quale abbiamo chiuso questi due giorni molto proficui e interessanti.
Al termine dell’evento ci siamo salutati tutti con la consapevolezza che, mentre il lavoro da remoto è oramai un’abitudine consolidata e con la quale siamo completamente a nostro agio, per la formazione è tutta un’altra cosa: la presenza in questo caso è fondamentale! Nelle sessioni dal vivo si respira un altro clima, si possono vedere i feedback dati dal linguaggio non verbale dei partecipanti e lo scambio di idee è molto più veloce e incisivo.
Insomma, come avrete potuto capire dall’entusiasmo con il quale ho scritto questo articolo, l’evento è stato un vero successo e noi non vediamo l’ora di organizzarne ancora degli altri!