Si riparte dagli ologrammi, o meglio dalle interfacce olografiche.
Frutto del lavoro dei laboratori di Redmond, Holodesk è un’interfaccia olografica che consente di interagire con un mondo tridimensionale virtuale. Sotto i nostri occhi.
Vedere per credere:
Si tratta di un mix di tecnologie, con Kinect che traccia i corpi e una buona dose di elaborazione dati 3D.
La proiezione dell’ologramma su una superficie trasarente crea poi la tridimensionalità e da la sensazione di poter toccare con mano oggetti intangibili dislocati nello spazio virtuale di fronte a noi.
Si apre un intero mondo di applicazioni che modificheranno, ancora una volta, in modo sostanziale la nostra user experience, probabilmente partendo dal gaming per arrivare al lavoro davanti al nostro desktop.
L’immersività delle interfacce e l’assenza di periferiche di mediazione nell’interazione, renderà sempre più concreta la sensazione di far parte del processo e di interagire con le nostre mani con gli oggetti e le informazioni davanti a noi.
Prospettive molto interessanti.