Facebook Blueprint Certification: cos’è e perchè è importante

Partiamo dalle certificazioni Google Ads

Molti addetti ai lavori e non solo hanno sicuramente sentito parlare delle certificazioni Google: Search, Display, Video, Shopping… esiste una diversa certificazione per le macro tipologie di campagne. Consistono essenzialmente in test da effettuare online che mirano a comprovare il possesso delle competenze necessarie per creare, gestire e ottimizzare le campagne Google Ads. Come già specificato in questo blog, il possesso delle certificazioni Google Ads è uno dei requisiti per diventare, a livello d’agenzia, Premier Partner di Google.

Esiste un corrispettivo legato a Facebook?

Da grande appassionata di social, dopo i primi anni di carriera mi sono chiesta: esiste un corrispettivo legato a Facebook? Se sì, come funziona e soprattutto come ottenerlo? Basta fare una breve indagine per scoprire che la prima grande differenza con il mondo Google è che la certificazione (o meglio, “le” certificazioni, come vedremo in seguito) è a pagamento (quella per gli advertiser costa attualmente 130€).

Le certificazioni Blueprint

Partiamo però da una panoramica generale. Facebook Blueprint è innanzitutto la piattaforma di elearning di Facebook (inteso come azienda, quindi include tutta la didattica relativa ai vari social di proprietà): vi si trovano micro-corsi molto specifici sulla gestione degli account, l’utilizzo del Business Manager, l’ottimizzazione delle campagne e molto altro. La piattaforma mette a disposizione anche dei mezzi per comprovare tali abilità, ovvero le certificazioni, che nello specifico sono cinque:

  • 400-401 – Professionista della pianificazione di contenuti multimediali: misura la capacità di attuare strategie editoriali e contenutistiche in linea con gli obiettivi di marketing.
  • 410-501 – Professionista degli acquisti di spazi pubblicitari: certifica tutte le competenze legate al mondo dell’adv nel macrocosmo Facebook.
  • 500/510/520 – 101 – Sviluppatore di prodotti pubblicitari (livello I, II e III): misura l’implementazione del pixel e degli eventi standard ma anche di soluzioni avanzate (SDK, API Marketing).

Facebook Certified Media Buying Professional

La certificazione che ho ottenuto è la seconda, ovvero quella per gli advertiser. Un’altra grande differenza rispetto a Google è dunque che non esiste una certificazione per le singole tipologie di campagne, ma tutte vengono testate nelle domande (dalle drive to store alle app installs, dalle campagne reach and frequency a quelle legate al catalogo). Il test in sé è composto da 60 domande a cui rispondere in 1 ora e 45 minuti; la risposta può essere singola oppure si richiede di spuntare 2 o 3 risposte corrette in un elenco di 5 o 6. Forse il termine “domanda” non è corretto: sarebbe forse meglio definirle “casi” o “problemi”. Difficilmente infatti si tratta di spiegare in cosa consiste una determinata metrica: al candidato viene sostanzialmente chiesto “cosa faresti tu data la campagna X con budget Y, obiettivo Z e performance ottenute sinora come da tabella sottostante”.

Le certificazioni Facebook Blueprint sono disponibili solo in un numero limitato di lingue e fra queste non c’è l’italiano. Inoltre, si possono sostenere fisicamente presso i centri abilitati Pearson Vue Professional… peccato che in Italia non ce ne sia neanche uno! L’unica opzione disponibile è quella di affrontare la certificazione in modalità protectored, ovvero stabilendo un appuntamento con un greeter che ha il compito non solo visualizzare via webcam la postazione di lavoro e la stanza, ma anche di monitorarti costantemente durante tutto il test. Questo tipo di policy non è da prendere sotto gamba: i greeter sono molto severi, quindi possono chiedere di controllare le maniche, gli occhiali, eventuali dispositivi elettronici che devono essere spenti di fronte all’occhio vigile della telecamera. Durante il test non ci si può alzare (no, non si può nemmeno andare in bagno!), in nessun caso il viso può uscire dall’inquadratura, nessuno può entrare nella stanza e non ci si può coprire il volto, nemmeno per soffiarsi il naso.

Una volta data la sessantesima risposta, c’è la possibilità di rivedere quelle già date, sempre che sia rimasto tempo a disposizione. Una volta dato l’ultimo ok, si conosce subito (per fortuna) il risultato: la certificazione si ottiene con un punteggio minimo di 700 in un range che va dal minimo di 300 ad un massimo di 1.000.

Solo l’esperienza acquisita sul campo

Perchè un advertiser dovrebbe pagare 130€, spendere almeno 3 ore del proprio tempo per sottoporsi a questo Grande Fratello? A mio parere, perchè per come è strutturato il test offre una garanzia di qualità che Google al momento non offre. Grazie alla modalità protectored è impossibile, o comunque difficilissimo, ottenere aiuti di qualsiasi tipo: anche guardare i pannelli pubblicitari è tecnicamente impraticabile perché il test non parte se ci sono delle attività in corso come riportato in task manager (i browser devono essere chiusi). Oltre a ciò, l’aspetto più significativo è che per rispondere correttamente a così tante domande corpose e varie non basta una conoscenza né teorica né limitata a due o tre obiettivi di marketing. In altre parole, solo l’esperienza acquisita sul campo su campagne di diversa natura è la chiave per affrontare adeguatamente il test.

Offrire ai propri clienti la garanzia di uno standard qualitativo alto

In definitiva, Facebook Blueprint è una risorsa utilissimo per gli advertiser professionisti che desiderano vedere riconosciuta la propria competenza e pluriennale esperienza. Per un’agenzia come Evoluzione Telematica, significa poter offrire ai propri clienti la garanzia di uno standard qualitativo alto e di competenze avanzate, in un settore dove individuare figure professionali competenti non è facile.

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