Ecommerce: le nuove norme UE su risarcimenti, restituzioni, trasparenza sui costi e informazioni contrattuali.

Abbiamo riportato pochi giorni fa la notizia dell’approvazione dei finanziamenti per l’ecommerce.
Ora, con l’approvazione del Decreto Legge l’Italia recepisce la direttiva europea 2011/83 sui diritti dei consumatori con le nuove regole per l’ecommerce nella UE che dovranno essere rispettate da tutti i 28 Stati Membri.

Le nuove norme ecommerce saranno in vigore a partire dal 14 giugno 2014.

Si tratta di nuove tutele e diritti per i consumatori, volti a favorire il commercio elettronico dando ai 570 milioni di potenziali acquirenti online in Europa la garanzia di maggiore sicurezza nelle procedure di acquisto. Una nuova piattaforma voluta dall’Unione Europea sarà disponibile in più lingue e sarà gestita direttamente dalla Commissione Europea: all’interno si potranno trovare consigli utili su come dirimere le controversi e saranno scaricabili moduli pre-compilati per avviare i reclami presso le autorità competenti. La nuova piattaforma, una volta online, sarà accessibile dal portale “Your Europe“.

Risarcimento e restituzioni

L’ecommerce è in grande espansione in tutta Europa, per questo il Parlamento Europeo ha varato nuove regole ad hoc per il risarcimento rapido ai consumatori in caso di acquisti non andati a buon fine. Queste nuove regole (Online Dispute Resolution – ODR), normate proprio dalla direttiva 2011/83, permetteranno di creare una piattaforma comune dando agli acquirenti la possibilità di risolvere le proprie controversie con gli esercenti senza dover utilizzare i classici provvedimenti giudiziari notoriamente molto lunghi e dispendiosi.

Per la restituzione le nuove regole che si applicano a tutta l’Europa  hanno stabilito un termine di 14 giorni per restituire la merce acquistata online, per telefono o per corrispondenza, nel caso in cui si cambi idea per qualsiasi ragione. In più, se i rivenditori intendono addebitare ai clienti i costi della restituzione della merce in caso di ripensamento sono obbligati a specificarlo chiaramente e in anticipo.

Opzioni preselezionate

D’ora in poi sarà vietato ricorrere allo stratagemma delle caselle preselezionate per le opzioni extra rispetto all’acquisto, come avveniva per esempio peri biglietti aerei le cui transazioni spesso implicavano l’involontario acquisto anche un’assicurazione per il viaggio. Per le opzioni extra sarà obbligatorio lasciare la casella deselezionata di default, dando la possibilità al cliente di selezionarla in base alla propria volontà ed esigenza.

Costi e trasparenza

Il costo totale dei prodotti e servizi dovrà essere esposto chiaramente e non potranno essere addebitate sovrattasse o costi aggiuntivi se non chiaramente specificati prima dell’ordine. Per quanto riguarda il pagamento con carte di credito dovrà essere stabilito un massimale per le sovrattasse e i commercianti non potranno addebitare ai consumatori più dei costi sostenuti da loro stessi per offrire tale sistema di pagamento.

Chiamate a pagamento

Nel caso in cui il consumatore debba chiamare un numero a pagamento sarà vietata l’applicazione da parte degli operatori telefonici di tariffe superiori a quelle di base per le normali chiamate.

Informazioni precontrattuali

Vengono poi previste maggiori informazioni precontrattuali per i consumatori in tutti i tipi di contratto di consumo e in particolare nei contratti a distanza e negoziati al di fuori dei locali commerciali. I potenziali clienti di un sito di eCommerce avranno quindi a loro disposizione strumenti adatti per valutare l’acquisto e fare scelte consapevoli. Gli operatori, d’altro canto, potranno operare in maniera più trasparente e funzionale sia nel mercato interno che in quello transfrontaliero.

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FONTE: pmi.it

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