Conversioni avanzate di Google Ads: perché usarle e come farlo con GTM

Con l’avvicinarsi della deprecazione dei cookie di terze parti, le conversioni avanzate sono diventate uno degli obiettivi trimestrali fissati da Google Ads per i Google Partner. Questo evidenzia l’importanza di tale aggiornamento, essenziale per operare efficacemente.

Facciamo prima un passo indietro.

Cosa Sono le Conversioni Avanzate per il Web e Perché Sono Importanti?

Le conversioni avanzate, come definite da Google, sono una funzionalità che migliora la precisione della misurazione delle conversioni e l’efficacia delle offerte. Questo si ottiene integrando i tag di monitoraggio delle conversioni con i dati forniti dagli utenti durante la compilazione dei form, come un modulo di contatto o un acquisto su un eCommerce. 

In termini più semplici, le conversioni avanzate sono quelle che passano a Google i dati che gli utenti inseriscono sul sito quando fanno un acquisto oppure quando compilano un form di contatto, una richiesta di preventivo o un qualsiasi altro form. I dati che possiamo fornire tramite la variabile di tipo Dati forniti dagli utenti di Google Tag Manager sono i seguenti:

  • Obbligatori: email ma anche nome, cognome, codice postale e Paese se scegli di settare anche la sezione Nome e indirizzo
  • Facoltativi: telefono (preferibilmente da passare sempre insieme a un’email), indirizzo, città, regione

Ovviamente, per motivi di privacy, tutti questi dati vengono sottoposti a hashing unidirezionale prima di essere inviati ai server di Google. Successivamente, vengono abbinati agli account Google degli utenti per attribuire la conversione agli eventi relativi agli annunci. Questo consente non solo di migliorare il tracciamento basandosi sui dati già disponibili sugli utenti, ma anche di monitorare ciò che non può essere tracciato con le conversioni standard.

Con la limitazione dei cookie di terze parti da parte dei browser, l’upgrade alle conversioni avanzate risulta essenziale. Inoltre, trasmettere il maggior numero possibile di informazioni sulle nostre conversioni è sempre stata una buona pratica per ottimizzare al massimo i tracciamenti e, di conseguenza, le nostre campagne Google Ads. Pertanto, non sfruttare questa funzionalità significa limitarsi fin dall’inizio.

Come Configurare le Conversioni Avanzate

Esistono tre opzioni per configurare le conversioni avanzate tramite Google Tag Manager.

  1. Raccolta automatica dei dati: questo metodo è semplice ma non molto affidabile. Dopo averlo testato su alcuni clienti, abbiamo riscontrato che non era in grado di rilevare tutti i dati del cliente.
  2. Implementazione tramite snippet di codice: fornito nella guida di Google.
  3. Implementazione manuale: l’opzione per la quale abbiamo optato noi. Scegliendo questa alternativa, le strade sono due: specificare i selettori CSS oppure le variabili che contengono i dati forniti dagli utenti alla compilazione del form. Per evitare che il tracciamento si interrompa quando vengono apportate modifiche al sito, l’alternativa più affidabile è la seconda.

Passaggi per Implementare le Conversioni Avanzate

1. Attivazione delle conversioni avanzate

Le conversioni avanzate vanno attivate innanzitutto nell’account Google Ads, sezione Obiettivi Impostazioni. Seleziona il metodo di configurazione e conferma. 

Nel caso in cui nel tuo account fossero presenti anche conversioni che non prevedono la compilazione di un form (es. clic o begin_checkout), ti consiglio di disattivare le conversioni avanzate a livello di scheda conversione, in modo che non dia anomalie in diagnostica e che Google sappia esattamente dove è stato fatto l’upgrade.

2. Identificazione e Integrazione dei Dati Forniti dagli Utenti

Definisci le conversioni che necessitano dell’upgrade e testa i dati attualmente passati per capire se è necessaria qualche integrazione. 

Esempio di purchase su WooCommerce

All’acquisto su un sito WooCommerce, utilizzando il plugin GTM4WP con l’integrazione WooCommerce attiva, il dataLayer potrebbe essere generato così:

dataLayer.push({
  event: "purchase",
  ecommerce: {
    transaction_id: "8934732874",
    value: 5.9,
    currency: "EUR",
    tax: "1.0600",
    shipping: "4.9000",
    items: [
      {
        item_id: "02038",
        item_name: "Strisce reattive 3-in-1 per piscine e spa",
        price: "5.9000",
        item_brand: "BESTWAY",
        item_category: "ACCESSORI PISCINE/Accessori",
        attribute_set_id: "4",
        attribute_set_name: "Default",
        quantity: "1",
        currency: "EUR"
      }
    ]
  },
  gtm.uniqueEventId: 9
})

Come puoi notare, mancano i dati forniti dall’utente. Tuttavia, con WooCommerce, il plugin semplifica notevolmente l’implementazione. Basta andare nelle impostazioni di GTM → Integration → flaggare Customer data in data layer.

Fatto ciò, troveremo questi nuovi dati all’interno del dataLayer:

customerBillingFirstName: "Diana",
customerBillingLastName: "Frumosu",
customerBillingCompany: "-",
customerBillingAddress1: "via Orzinuovi, 101",
customerBillingAddress2: "-",
customerBillingCity: "Brescia",
customerBillingPostcode: "25125",
customerBillingCountry: "IT",
customerBillingEmail: "diana.frumosu@evoluzione.agency",
customerBillingPhone: "333333333"

Esempio di eventi generati da Contact Form 7

Nel caso sul sito siano presenti anche form gestiti tramite Contact Form 7, sempre nelle Impostazioni di GTM verifica che sia flaggata l’integrazione che consente la pushata degli eventi relativi alle compilazioni dei form.

Come puoi vedere, se il sito è su uno dei CMS più utilizzati, come WordPress, non dovrai toccare il codice del sito o integrare gli eventi che generano la conversione. Se invece hai un sito custom, sarà necessario l’intervento dello sviluppo per integrare gli eventi con i dati necessari.

3. Creazione delle Variabili

Ora non resta che aggiungere su GTM la variabile per ogni campo del form che vogliamo tracciare e una variabile che raccoglie tutti i dati dell’utente.

Vai in Variabili Variabili definite dall’utenteNuova Variabile di livello dati. 
Tornando all’esempio del dataLayer generato per il purchase, nel campo dedicato al nome della variabile aggiungi uno ad uno tutti i dati:

Una volta create le variabili, crea una variabile di tipo Dati forniti dagli utenti. Tipologia di configurazione: manuale. A questo punto non resta che selezionare la variabile che hai creato per ogni dato tracciabile.

Ovviamente, l’implementazione tecnica può variare da sito a sito, ma anche da conversione a conversione. Nel caso di un evento di Contact Form 7, un esempio di dataLayer generato potrebbe essere questo:

dataLayer.push({
   event: "gtm4wp.contactForm7Submitted",
   formid: 1483,
   inputs: [
 	{name: "nome", value: "Diana"},
 	{name: "provincia", value: "Brescia"},
 	{name: "telefono", value: "333333333333"},
 	{name: "email", value: "test@test.it"},
 	{name: "tipo-richiesta", value: "Monitoraggio filiera alimentare"},
 	{name: "note", value: "Test Evoluzione"},
 	{name: "honey-secure", value: ""}
   ],
   gtm.uniqueEventId: 465
 })

In questo caso, non andremo a creare delle variabili di tipo dataLayer per ottenere i valori, ma piuttosto una variabile Javascript di questo tipo, dove {{DLV – inputs}} è una variabile di livello dati che pesca l’array inputs:

function() {
  var inputs = {{DLV - inputs}};
  for (var i = 0; i < inputs.length; i++) {
    if (inputs[i].name === "email") {
      return inputs[i].value;
    }
  }
  return 'email non trovata'; 
}

4. Upgrade alle Conversioni Avanzate

Per completare l’implementazione delle conversioni avanzate, manca un ultimo passaggio: flagga nei tag di Monitoraggio delle conversioni di Google Ads la voce “Includi dati forniti dagli utenti e ricavati dal tuo sito web” e seleziona la variabile contenente i dati forniti dagli utenti.

5. Testare l’implementazione delle conversioni avanzate

Per verificare che l’implementazione sia stata eseguita correttamente, puoi utilizzare il debugger di Google Tag Manager oppure gli strumenti per sviluppatori di Chrome. Per la seconda opzione ti invito a fare riferimento direttamente alla guida ufficiale di Google.

Se invece preferisci testare l’implementazione con GTM, segui questi passaggi:

  1. Fai partire l’Anteprima di Google Tag Manager.
  2. Compila uno dei form che generano la tua conversione avanzata su Google Ads.
  3. Nella colonna Summary clicca sull’evento che attiva il tag, ad esempio gtm4wp.contactForm7Submitted, e seleziona il tag di Google Ads che traccia la conversione avanzata.
  4. Tra i dettagli del tag dovresti vedere anche le variabili che stai passando (cssProvidedEnhancedConversionValue). Eventualmente, modifica la visualizzazione in modo che ti faccia vedere i valori dei campi, quindi: Display variables as values.

Dopo circa 48 ore dall’implementazione, potrai controllare lo stato delle conversioni avanzate tramite la Diagnostica di Google Ads.

Consigli utili

Lavora solo con i campi obbligatori dei form

Se un campo del form risulta facoltativo, evita di inserirlo tra i dati forniti dall’utente in modo che il tracciamento risulti integro di tutti i dati. Possiamo quindi creare più variabili di tipo Dati forniti dagli utenti e utilizzarle in base alle varie conversioni tracciate sul nostro sito.

Assicurati che il numero di telefono sia nel formato corretto

Una particolare attenzione la richiede il numero di telefono, che deve essere nel formato E.164: composto da 11 a 15 cifre, con il segno più (+) e il codice del Paese, senza trattini, parentesi o spazi. La diagnostica degli obiettivi su Google Ads non segnala il formato errato del telefono, per cui è fondamentale implementarlo correttamente. Nel caso in cui il form non preveda queste verifiche e il sito sia dedicato solo ai clienti sul mercato italiano, la verifica e l’aggiunta del codice del Paese potrebbe essere eseguita tramite una variabile Javascript personalizzata. Un esempio può essere questo:

function() {
  // Recupera il numero di telefono dalla variabile del livello dati
  var phoneNumber = {{JS - telefono}};
  // Rimuove tutti gli spazi vuoti
  phoneNumber = phoneNumber.replace(/\s+/g, '');
  // Verifica se il numero di telefono inizia già con il segno "+"
  if (!phoneNumber.startsWith("+")) {
    // Rimuove tutti i caratteri non numerici per aggiungere il prefisso
    var cleanedPhoneNumber = phoneNumber.replace(/\D/g, '');
    // Aggiunge il prefisso del paese (+39 per l'Italia, sostituisci con il prefisso appropriato)
    phoneNumber = "+39" + cleanedPhoneNumber; 
  }
  // Rimuove di nuovo gli spazi vuoti per sicurezza
  phoneNumber = phoneNumber.replace(/\s+/g, '');
  return phoneNumber
}

Nello script sopra, {{JS – telefono}} è una variabile che ricava il valore del telefono così come lo passa l’utente. La variabile appena sopra invece va a ricavare la variabile originale e a formattare il numero di telefono per le conversioni avanzate.

Upgrade alle conversioni avanzate anche su GA4

Ora che le variabili sono pronte all’uso, ti consiglio di rivedere anche i tag delle conversioni Google Analytics 4 e di passare i dati degli utenti esattamente come nei tag di Google Ads. Prima di farlo, ricordati di andare in GA4 per attivare la raccolta dei dati e accettare i termini per la raccolta dei dati in Amministrazione → Impostazioni proprietà → Raccolta e modifica dei dati → Raccolta dei dati.

Ben fatto!

Una volta completati questi passaggi, l’upgrade alle conversioni avanzate su Google Ads e Google Analytics 4 sarà completo e le tue campagne di marketing avranno sicuramente guadagnato una marcia in più.

Se dovessi riscontrare qualche problema nell’implementazione delle conversioni avanzate o se desideri massimizzare ulteriormente i risultati delle tue campagne e ricevere una consulenza personalizzata, non esitare a contattarci.

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