In un mercato sempre più competitivo, la visibilità dei prodotti di un eCommerce rimane cruciale nel percorso di crescita di ogni attività online. Affiancando i nostri clienti in questo processo, volto a migliorare costantemente ogni elemento strategico per aumentare le vendite e ottimizzare l’esperienza degli utenti, abbiamo avuto modo di affinare il nostro metodo riguardo alle opportunità offerte da Google Shopping.
Questa piattaforma consente di presentare i prodotti in modo efficace e immediato, proprio dove gli utenti stanno cercando. Per ottenere risultati concreti è necessario comunicare in modo strutturato l’esistenza dei propri prodotti a Google Shopping, garantendo non solo la loro presenza nella sezione dedicata, ma anche una visibilità amplificata grazie a schede gratuite e annunci mirati. Questo approccio rappresenta un vantaggio strategico perché permette di intercettare potenziali acquirenti direttamente nei risultati di ricerca, migliorando al contempo l’esperienza d’acquisto.
L’integrazione di strumenti avanzati e la creazione di processi automatizzati, come il feed di prodotto, è parte integrante della nostra strategia. Ma non si tratta solo di tecnologia: il nostro impegno si concentra anche sull’ottimizzazione costante dei contenuti e sull’arricchimento delle informazioni, per garantire che ogni interazione tra il cliente e l’utente finale sia efficace, intuitiva e capace di convertire.
Feed prodotto: la chiave per la visibilità su Google Shopping
Per rendere visibili i prodotti di un’eCommerce all’interno della sezione Shopping di Google, come dicevamo, è necessario comunicare l’esistenza dei nostri prodotti alla piattaforma.
Questo, non solo garantisce la loro comparsa nella sezione, ma offre anche una maggiore visibilità agli stessi.
L’operazione, svolta in modo automatico, viene fatta attraverso la creazione di un feed inviato periodicamente a Google Shopping (noi, ad esempio, scegliamo solitamente una cadenza giornaliera): si tratta di un file strutturato, contenente delle informazioni dettagliate sui prodotti del nostro eCommerce. Il feed è essenziale sia per le campagne di annunci shopping su Google Ads sia per il popolamento dei risultati organici presenti nelle schede gratuite, aumentando la visibilità dei prodotti senza ulteriori costi. Ovviamente, più il feed inviato a Google è completo e arricchito di contenuti e più l’esperienza degli utenti è migliorata, poiché possono fruire di informazioni accurate sui prodotti direttamente dai risultati di ricerca. Questo permette, a coloro che cercano un particolare prodotto, di effettuare delle comparazioni senza la necessità di dover cambiare pagina.
Sui nostri eCommerce realizzati ad hoc anche la generazione del feed avviene in modo sartoriale, attraverso l’utilizzo di un pacchetto da noi sviluppato il cui scopo è quello di generare un file completo che possa far fronte a questo tipo di necessità.
Nel file da inviare a Google, normalmente, per ogni prodotto vengono inserite informazioni obbligatorie come: l’ID del prodotto, il titolo, la descrizione, il prezzo, il link all’immagine, la categoria Google in cui il prodotto è inserito, il brand, il GTIN e la sua disponibilità.
Come ottimizzare il tuo feed per i prodotti in backorder: guida completa
Solitamente, una versione base del feed, prevede che vengano trasmessi esclusivamente i prodotti effettivamente disponibili a magazzino e quindi acquistabili sull’eCommerce in tempo reale. Di conseguenza la disponibilità del prodotto (registrata nel campo availability) è sempre impostata sul valore “in_stock”. I prodotti non disponibili possono essere comunque pubblicati come “out_of_stock”, ma non vengono inclusi in campagne e schede gratuite.
A volte questa situazione può non bastare e, per avere un feed più completo e performante, può aver senso includere anche certe categorie di prodotti non disponibili al momento ma riapprovvigionabili, per i quali l’utente può anche essere disposto ad effettuare un acquisto ora sapendo che riceverà il prodotto in un futuro ben definito. Detta così sembrerebbe che il solo ampliamento del feed risolva i nostri problemi di visibilità ma, a questo punto, ci troviamo di fronte ad una nuova situazione da gestire: siamo disposti ad incrementare il budget di Google Shopping per poter pagare anche questi prodotti che non sono effettivamente disponibili al momento? Se come immagino la risposta è no, e la nostra necessità è quella di far visualizzare a Google i prodotti solo nei risultati organici, ci si trova di fronte a due strade: la prima è quella di utilizzare l’attributo facoltativo “excluded_destination” per far sì che il nostro prodotto venga escluso da determinate destinazioni di Google (come, ad esempio, gli annunci di shopping, le campagne di remarketing dinamico e così via).
La seconda strada, che è quella che abbiamo scelto, è quella di cambiare il valore del campo availability di tutti i prodotti non disponibili ma riapprovvigionabili in data certa, da “in_stock” a “backorder”: in questo modo indichiamo a Google che il prodotto non è al momento disponibile ma, in ogni caso, è acquistabile online e verrà spedito non appena possibile. Quando il valore dell’availability viene impostato a “backorder”, è necessario inserire un nuovo campo nel feed, fino ad ora facoltativo, quello dell’”availability_date“. Questo campo indica il giorno in cui il prodotto tornerà disponibile e sarà quindi spedito. L’availability_date, se utilizzata, deve essere visibile anche nella pagina di destinazione indicata nel link del feed, quindi nella scheda prodotto.
Aumentare le conversioni con Google Ads grazie alla gestione strategica dei backorder
L’introduzione di nuovi prodotti e la gestione attraverso la data di disponibilità offre molti vantaggi a livello di campagne Google Ads. I prodotti in backorder possono facilmente essere esclusi dalle campagne di prospecting (ricerca di nuovi clienti) utilizzando un’etichetta basata sull’attributo availability per non includere i backorder. I prodotti non disponibili, ma con data di riapprovvigionamento non eccessivamente remota, potrebbero comunque essere sponsorizzati in alcune campagne, lavorando sempre con le etichette e differenziando i prodotti in base alla distanza nel tempo dell’availaility_date. Tali prodotti potrebbero eventualmente essere inclusi anche in campagne di retargeting traendo benefici dal traffico ottenuto dalle schede gratuite di Google.
Risultati di un caso pratico: l’impatto sulla SEO con +13% di clic organici grazie all’ampliamento del feed
Ampliando il catalogo, è possibile aumentare la presenza organica dell’eCommerce nella sezione Schede Gratuite di Google senza costi aggiuntivi, ottenendo una maggiore visibilità per i prodotti. Questo approccio aiuta anche a rafforzare la percezione di Google sulla rilevanza e l’autorevolezza del dominio. Inserire campi come availability_date consente di fornire informazioni più dettagliate e precise ai potenziali clienti, migliorando la loro esperienza e aumentando le possibilità di conversione.
Grazie a questi accorgimenti, per un particolare caso relativo a un nostro cliente, siamo riusciti ad ampliare il feed di 2500 prodotti, ottenendo il 13% in più di clic da schede gratuite e ottimizzando la spesa in Google Ads evitando sprechi di budget per prodotti disponibili solo dopo parecchio tempo.
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Esempio di prodotti in backorder nel Merchant Center, con evidenza del numero di clic.
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La crescita del tuo eCommerce passa attraverso una visibilità online sempre maggiore. Noi di Evoluzione ti offriamo un servizio completo di gestione dei feed prodotto per Google Shopping, permettendoti di raggiungere un pubblico più ampio e di aumentare le tue vendite. Non importa se il tuo sito è custom o se utilizzi piattaforme come WooCommerce o Shopify: gestiamo qualsiasi tipologia di feed, garantendoti sempre il massimo delle performance. In questo modo, non solo migliorerai la tua posizione nei risultati di ricerca, ma offrirai ai tuoi clienti un’esperienza d’acquisto sempre più personalizzata e soddisfacente.